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da torino
all’africa

VIAGGIO DI ANDATA

Correvan gli anni ’90 quando Marco, affiancando il padre Bruno Rivella nella commercializzazione di fabbricatori di ghiaccio per conto della società americana Scotsman, scopre il mondo del ghiaccio e fonda la prima società italiana della nuova era delle fabbriche del ghiaccio moderne: la Cubetto.

L’appalto faticoso ottenuto in esclusiva al mercato ittico di Torino, gli consente di acquisire esperienza in un settore che lo porterà in Costa d’Avorio a progettare la prima Fabrique de Glacons certificata alimentare al Porto di Abidjan, secondo solo al Sud Africa per crocevia di prodotti alimentari carenti nella refrigerazione in loco.

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partenza per l’africa

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Gli anni passati nella terra del Sole, sono stati la base di un’energia che solo quel mondo sa dare, ancora oggi.

La progettazione giunse sino all’inizio dei lavori, data in cui tutti noi italiani del co-work- ing fummo costretti a rientrare in Italia tramite la Farnesina, per colpa di un mero ricatto di Colpo di Stato subìto dopo 97 anni di governo Stabile.

RITORNO… URGENTE!

DALL’AFRICA A TORINO 2006

Nel frattempo Torino 2006 si aggiudicava i giochi olimpici invernali ed aveva finalmente la vetrina per mostrarsi al mondo, con nuovo vestito creativo e culturale.

Implosero le manifestazioni e la vita notturna: la presenza di stranieri, giovani ed il moltiplicarsi dei cocktail bar creava gli strumenti per trasformare la fabbrica del ghiaccio dal settore ittico a quello Ho.Re Ca. con la realizzazione in un Laboratorio artigianale pronto a soddisfare la nuova richiesta di ghiaccio a cubetti gourmet, spaccato e successivamente il nugget (la nocciolina), sino allo Slow Ice di oggi.

Livello 3

Igloo Olimpico 2006
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Dopo aver costruito negli anni un rapporto di fiducia con i torinesi ed insieme a un forttuito incontro con lo scultore del Togo, Mario Amegee, grande amico e vincitore di 2 coppe del mondo di sculture in ghiaccio (Canada e Osaka), ci venne data la possibilità di realizzare le Mascotte Olimpiche Neve & Glitz per l’inaugurazione della cerimonia e l’Igloo Olimpico nel centro della città, alto 4mt, in ghiaccio stabilizzato per un mese e magicamente ricoperto di neve durante la sua soffusa inaugurazione al Gran Bar.

Oggi vogliamo condividere la nostra esperienza con gli amici, i clienti ed i partners dei settori legati al nostro infinito mondo per realizzare (o magari unire) progetti glaciali, sculture, opere, elementi creativi o di food design… con l’impegno da subito di avviare una produzione in grado di raggiungere “la produzione ad impatto -20°”, attraverso la produzione solare, il ricircolo dell’acqua e l’auto- sostentamento naturale entro febbraio 2026.